Trifoglio Rosso, Isoflavoni
Come la Natura puo’ sostenere il benessere della donna in Menopausa.
I fitoestrogeni sono gli estrogeni naturali che si estraggono da alcune piante,la cui struttura chimica e’similare a quella degli ormoni femminili (estrogeni) ,come anche l’attivita’terapeutica e’ estrogeno-like.
I fitoestrogeni piu’ studiati e assunti come integratori, sono gli Isoflavoni contenuti nel Trifoglio Rosso, nella Soia e nella Cimicifuga.
Conosciamo meglio il Trifoglio Rosso :
Il Trifoglio Rosso, il cui nome scientifico e’ Trifolium pratense L., e’una pianta erbacea perenne della famiglia Fabaceae, diffusa nei prati e presente in America, Russia ed Europa.
Il suo ciclo vitale e’breve e la sua nomenclatura si riferisce alla signatura che si manifesta con le foglie alternate, ovvero trifogliate (con tre foglioline), verdi e con una caratteristica mezzaluna pallida sulla meta’ estrema della foglia.
Dal bellissimo fiore rosso porpora, si e’ estraggono i Fitoestrogeni, ovvero gli Isoflavoni, impiegati in fitoterapia per contrastare efficacemente tutta la sintomatologia della Menopausa come vampate, sudorazione, sbalzi di umore, insonnia, mal di testa e tachicardia.
Curiosita’ sul Trifoglio Rosso:
Viene utilizzata come pianta ornamentale per la sua bellezza,i suoi fiori sono edibili e impiegati per adornare le pietanze.
Trifoglio Rosso Vs Soia
Distinguiamo 4 tipi di Isoflavoni :Genisteina, Daidzeina, Formononetina e Biochanina A. Il Trifoglio rosso e’ la pianta con il piu’ completo contenuto in fitoestrogeni in quanto contiene tutti e 4 gli Isoflavoni e pertanto ha un’ attivita’ terapeutica maggiore. Gli isoflavoni del Trifoglio rosso sono presenti in forma “non zuccherina”, con una biodisponibilita’ rapida, in quanto entrano in circolo dopo soli 15 minuti dall’assunzione.
I suoi Isoflavoni si legano ai due recettori estrogenici umani esprimendo una benefica attivita’terapeutica senza indurre pero’ formazione tumorale. Infatti,numerosi studi clinici attestano la sicurezza e tollerabilita’ dell’impiego quotidiano di Isoflavoni di Trifoglio Rosso, anche su donne con familiarita’ di carcinoma al seno.
La Soia, invece, contiene solo 2 isoflavoni (Genisteina e Daidzeina) presenti come precursori inattivi (forma zuccherina), biodisponibili dopo 3-4 ore in quanto solo quando raggiungono l’intestino, vengono attivati ad opera della flora batterica, legandosi ai recettori degli estrogeni fisiologici.
Inoltre i processi di digestione e assimilazione comportano una dispersione di buona parte degli Isoflavoni di Soia.
E’ bene considerare che il suo utilizzo e’sconsigliato nei casi di tumori ormoni-dipendenti come quello al seno, all’utero, alle ovaie, e nel caso di endometriosi e fibromi uterini.
La Soia potrebbe anche interferire con l’assorbimento dell’ormone tiroideo di sintesi, per cui e’necessario assumerla con cautela in caso di ipotiroidismo, trattato con terapia farmacologica.
Per migliorare la qualita’ della vita delle donne interessate dalla sintomatologia della Menopausa,e’ importante :
seguire un’alimentazione bilanciata , adeguata alla nuova stagione della vita, per evitare il sovrappeso
svolgere un’attivita’fisica come : passeggiare almeno mezz’ora al giorno e possibilmente immersi nella natura ; esporsi al sole almeno 10’ al giorno ; svolgere pratiche fisiche e meditative come il Qi Gong in grado di bilanciare l’organismo dal punto di vista fisico, psichico e emozionale ( pratiche taoiste al femminile come la “Ragazza di Giada”).
A completamento del cambio di stile di vita, si consiglia l’assunzione di integratori fitoterapici a base di:
- Trifoglio Rosso, per contrastare la frequenza e l’intensita’ delle vampate
- Cimicifuga, per la sua attivita’ estrogeno-like in grado di contrastare i sintomi della menopausa
- Griffonia, ricca in 5-idrossitriptofano(precursore della serotonina) , efficace sul tono dell’umore e sull’insonnia
- Biancospino, per la sua attivita’ bradicardizzante e ansiolitica
- Magnesio, per la sua attivita’ sul mal di testa
- Salvia, per le proprieta’ calmanti e attivita’ sulle sudorazioni notturne.
Per contrastare,invece, la secchezza vaginale, i bruciori e i pruriti che possono insorgere durante la menopausa, per via della caduta di estrogeni, è consigliabile utilizzare gel lenitivi e idratanti ad uso topico, a base di Aloe, Malva, Camomilla e Acido Ialuronico .
A cura della Dott.ssa Loredana Saccotelli, Biologo specialista in Patologia Clinica